mercoledì 17 aprile 2013

Cosa possiamo capire sulla salute dei nostri figli osservando la loro bocca?

http://bit.ly/12iIqJ8

DAILY LAB radio 24
Postato da Nicoletta Carbone


Per prima cosa cominciamo a notare ad esempio se tengono abitualmente la bocca aperta o chiusa. In pratica se usano la bocca invece del naso per respirare. In momenti di difficoltà, durante uno sforzo aerobico intenso o semplicemente quando si ha una chiusura momentanea delle vie nasali (raffreddore), questo meccanismo alternativo può essere accettato. Il problema diventa più importante quando respirare con la bocca invece che con il naso e’ una abitudine costante. Esiste un’espressione tipica dei bambini che respirano con la bocca, detta tecnicamente “facies adenoidea”, a sottolineare che spesso sono le adenoidi ingrossate che causano l’impossibilità di respirare correttamente dal naso e quindi obbligano a quell’espressione che i medici attenti riconoscono immediatamente. La bocca è semiaperta con il labbro superiore sollevato, il naso affilato, spesso sono presenti delle occhiaie scure e l’aspetto  generale e’ indolente e distratto. Le cause della respirazione orale sono molteplici, tanto da far parlare di una vera e propria “Sindrome da disadattamento psico-neuro -endocrino-immunitario”. In effetti anche a livello dell’attenzione, una minor ossigenazione del sangue, non  liberato completamente dall’anidride carbonica e  perciò ossigenato poco a causa di una respirazione non corretta, può provocare proprio sonnolenza, rallentamento delle facoltà intellettive, calo dell’attenzione o difficoltà di memorizzazione. Purtroppo respirare in questo modo provoca danni a livello di molti altri distretti, a cominciare dalle labbra, spesso prive di tono e secche, dai muscoli periorali,dalla lingua. Le riniti ricorrenti con o senza patologie tonsillari o adenoidee provocano  spesso anche il fenomeno del russamento, altro elemento che ci deve far sospettare qualcosa. Tutti questi fenomeni si trasmettono inesorabilmente con un circolo vizioso al distretto osseo del cranio e alla postura cervicale e del rachide in toto. La deglutizione, della quale abbiamo parlato in un precedente post, diventa per forza di cose “atipica”, con la lingua che si interpone tra le arcate per poter ottenere quel sigillo che labbra e denti non riescono più a garantire, e i denti presentano una mal occlusione tipica detta “morso aperto”.
Se poi tutto e’ accompagnato da una suzione prolungata del dito o di un ciuccio,il gioco e’ fatto!!! . In realtà la respirazione orale può essere una causa, una concausa o una conseguenza della deglutizione atipica. Certo e’ che spesso si instaura un circolo vizioso tra le due abitudini, dove una alimenta l’altra e viceversa. Il punto di  partenza può essere anche la suzione stessa  che a sua volta deforma il palato , provocando un morso aperto anteriore, che  può favorire la respirazione orale e la deglutizione atipica, alimentando l’ormai famoso circolo vizioso.
Il palato, per potersi espandere in senso trasversale necessita della spinta linguale,che se invece manca  favorisce la presenza di un palato stretto e alto. Inoltre, respirare a bocca aperta, rende ipertrofici i muscoli delle guance, che impediscono a loro volta l’espansione  fisiologica del palato,concorrendo all’ormai famoso circuito vizioso.  Tutto ciò comporta in ultima analisi dei disordini di tipo ortodontico, e  i denti dei nostri figli crescono storti in una struttura ossea deformata!!!
La permanenza di funzioni motorie orali infantili oltre la giusta età di sviluppo influisce quindi  negativamente sulla corretta evoluzione muscolo-scheletrica del massiccio facciale, sulla postura generale e sulle abilità articolatorie del linguaggio. Non bisogna infatti dimenticare i difetti di pronuncia  anche importanti che un morso aperto può provocare.
Solitamente  a questo punto ai genitori viene proposto un intervento di tipo ortodontico, cioe’ un apparecchio fisso o mobile. Raramente, solo i presenza di gravi difetti di pronuncia viene indicato un intervento di logopedia. Oppure addirittura si dice di aspettare alla fine della crescita per “vedere cosa succede”…….
Aspettare, lasciando che lo scheletro della faccia non abbia più la plasticità e la capacità di modificarsi  che perde quando lo stimolo alla crescita finisce, significa condannare nostro figlio ad interventi ortodontici lunghi e spesso non risolutivi,se non comprendenti  addirittura la chirurgia!
Anche intervenire precocemente solo  sull’effetto di questo circolo vizioso non e’ sensato. Una volta rimosso l’apparecchio,senza aver curato le cause, il quadro dentale e muscolare tornerà inesorabilmente patologico e disfunzionale come prima , con l’aggravante di aver speso tempo, energia e….soldi…
Ma allora quale e’ la strategia giusta da seguire? E’ semplicemente quella di cominciare, il più precocemente possibile a ripristinare le funzioni corrette.
In testa a tutte la respirazione. Il respiro è la vita. La respirazione avviene dal naso perchè l’aria si umidifica, si purifica ed entra più lentamente e i polmoni si riempiono meglio e anche gli scambi tra gli alveoli avvengono in modo efficiente.
La domanda giusta da porsi a questo proposito è: perche’ mio figlio respira con la bocca? Perchè soffre di riniti croniche? Perchè ha le adenoidi  e/o le tonsille ingrossate?
Ci possono essere numerose risposte, ed e’ da queste che e’ giusto e corretto partire.
Spesso le cause risiedono nelle allergie o nelle intolleranze, così diffuse oggi tra i nostri figli. Bisogna in questo caso, appurare quale sia l’allergia o l’intolleranza e curarla. Oppure,se si tratta di una abitudine viziata come il protrarsi del succhiamento di pollice o ciuccio, va preso seriamente in considerazione! Io prediligo la terapia con metodi e presidi naturali, ma a volte può essere necessaria, dopo aver provato interventi più dolci, anche l’intervento chirurgico di eliminazione delle adenoidi! Un otorino esperto e aperto  alle diverse opzioni che oggi la medicina ci fornisce, può dare l’indicazione terapeutica più corretta.
Una volta liberata la via respiratoria e’ necessario rieducare l’area del naso e della faringe con esercizi appositi. E’ importante motivare figli e genitori all’esecuzione di questi esercizi di riappropriazione delle funzioni fisiologiche, non solo della respirazione, ma anche poi della deglutizione e della fonazione. Si tratta di una generale rieducazione funzionale del cavo orale (RFCO).
Ci si può in questa fase avvalere di apparecchi ortodontici mio funzionali  o comunque meno invasivi di quelli che si sarebbero usati una volta terminata la crescita ossea!
L’atto medico più importante resta  il ripristino delle funzioni, che la natura ha  peraltro predisposto in modo perfetto affinché  il nostro corpo  cresca in modo armonioso , naturale ….e bello!
A cura della Dott.ssa Veronica Vismara, Odontoiatra, esperta di rieducazione funzionale del cavo orale e di occlusione

venerdì 5 aprile 2013

LETTO ARMONICO al MILANO MUSIC MAKERS


Ho il piacere di segnalarVi la manifestazione di Milano Makers www.milanomakers.com
 che si terrà presso La Fabbrica del Vapore in Via Procaccini 4 a Milano dal 9.Aprile al 14.aprile.2013 (h 11.00 - 20.00) in occasione del Salone del Mobile. Conferenza stampa: 8.aprile h 12.30. Opening: 8.aprile h18.30.
Si tratta di una vetrina (anche online) dedicata agli autoproduttori che operano in vari settori come: design, musica, ceramica, editoria, ecc.
NEL CONTESTO DEDICATO ALLA MUSICA SARO' PRESENTE CON IL LETTINO ARMONICO COME MUSICISTA E IN RAPPRESENTANZA DEI COSTRUTTORI Alberto Colzani e Luca Vismara

In questa sezione sono elencati i costruttori e i musicisti presenti:
http://www.milanomakers.com/mm/2013/03/31/m-m-m-milano-makers-music-4

 Io saro' presente MARTEDI 9 ORE 21 circa,dove faro' una performance utilizzando il letto armonico, e a disposizione per provarlo o per spiegazioni sul suo utilizzo nei giorni:
MERCOLEDI' 10 dopo le ore 16.30
VENERDI 12 dopo le ore 16
SABATO 13,nel pomeriggio dopo le 15.30
DOMENICA 14 nel pomeriggio dopo le 14.30


LETTO ARMONICO 432 HZ: Un “reset” psico-emozionale

A cura della Dr.ssa Veronica Vismara 

Il letto armonico è un nuovo strumento musicale creato con finalità terapeutiche. Ha una cassa di risonanza che permette la trasmissione delle vibrazioni di 68 corde poste sotto la sua base, che vengono suonate dal terapeuta.  Attraverso queste vibrazioni il corpo umano riceve una stimolazione sul piano sia fisico che mentale: le vibrazioni infatti rilassano e massaggiano il corpo “dall’interno”, provocando una effetto riequilibratore delle molecole d’acqua contenute nel nostro organismo (ricordiamo che siamo fatti all’80% di acqua). E creando, come conseguenza, uno stato di quiete e di pace in chi lo sperimenta. Parliamo di un vero e proprio stato di “reset” neuro fisiologico, che si rivela benefico in tutti i casi di stress, ansia, stanchezza cronica, insonnia. E’ stato usato con successo per “cullare dall’interno” i bambini durante la  gravidanza. Ed è utilizzato in molti reparti di neurologia, a Zurigo, per trattare pazienti con ictus, o con gravi traumi con conseguenti deficit neurologici.

L’accordatura scelta per questo strumento è il LA a 432 hertz (anziché il consueto LA a 440 hertz, cioè il diapason ufficiale): ovvero viene usata la cosiddetta “intonazione naturale”, cioè quella più vicina alla frequenza con cui funzionano i nostri emisferi cerebrali quando lavorano in sincrono. Cosa che ha profondi effetti sia sul nostro stato di coscienza che sull’attività cellulare del nostro corpo (per approfondire www.holonmusic.com).  In questo modo il letto armonico crea un massaggio sonoro che genera una dolce “accordatura” del nostro organismo con le frequenze universali naturali.

Del resto la Medicina Tradizionale Cinese (MTC) conosce e usa da migliaia di anni la musica come strumento terapeutico, al fine di regolare il funzionamento dei vari organi e ripristinarne l'equilibrio biologico. Secondo la teoria dei 5 elementi (terra, metallo, legno, fuoco, acqua) ogni “loggia energetica” del nostro corpo ha delle corrispondenze ben precise con le stagioni, con una  coppia  organo-viscere, con un colore, con un’emozione, una articolazione, un gruppo di denti, e così via. E anche con precise note musicali.
Le note corrispondenti alle diverse logge energetiche e quindi alle diverse coppie organo-viscere  sono le seguenti:

ELEMENTO            COPPIA ORG/VISCERE            EMOZIONE/STATO INTERNO          ALTEZZA NOTA
Terra                        Stomaco-milza-pancreas      Ossessione, pensieri ricorrenti         D (re)
Metallo                   Polmone-intestino crasso    Tristezza                                                 E (mi)
Legno                      Fegato-vescica biliare            Ira, Rabbia                                             F (fa)
Fuoco                      Cuore-intestino tenue           Gioia, alti e bassi emotivi                  A (la)
Acqua                      Rene-vescica                           Paura                                                      B (si)


Risulta chiaro che suonando una certa nota con il letto armonico, lavoreremo per la stimolazione e riequilibrio di una certa loggia energetica (e il corrispondente organo-viscere). Ma non basta. Il questo caso il terapeuta oltre a suonare, canta le note corrispondenti: cioè, mentre pizzica le corde del letto armonico, intona la nota o una melodia che vibra attorno alla nota principale, che corrisponde all’organo-viscere che si vuole rivitalizzare o stimolare. Rafforzando così l’effetto terapeutico.
In sintesi,  il letto armonico risulta un’esperienza di grande suggestione per chi la riceve, che spesso consente di accedere e sperimentare stati di coscienza modificata. Oltre ad essere un modo “dolce” ed efficace d’influenzare positivamente il proprio stato di salute.

Il letto armonico è costruito da  Alberto Colzani  e Luca Vismara http://www.colzaniharpsichords.com/

Curriculum Dr.ssa Veronica Vismara
Nata a Monza nel  1962, la dottoressa Veronica Vismara integra attività medica, attività terapeutica,  e un originale lavoro di ricerca musicale.

FORMAZIONE SCIENTIFICA
Laureata in Odontoiatria presso l' Università degli studi di Milano nel 1987.
Specializzata in Omotossicologia e in Elettroagopuntura secondo Voll (EAV), ha approfondito i suoi studi in gnatologia  e relazione tra occlusione e postura.
Trainer e Counsellor  in PNL (Programmazione Neuro Linguistica) presso l' Istituto Italiano di Programmazione Neuro Linguistica  ( IIPNL) di Milano nel 1997.
Diplomata in Master in  Ipnosi Eriksoniana dal corso biennale presso l' IIPNL  di Milano nel 2011.
Diplomata al Corso Intensivo-pratico di Ipnosi terapia nel 2009 presso  il Centro Ambulatoriale di Medicina Psicosomatica dell’Ospedale S. Carlo di Milano Borromeo.
Dopo aver seguito  la formazione secondo il “ Metodo Bertele’”della Dr.ssa Laura Bertelè ha ideato un metodo di “Rieducazione funzionale del cavo orale” (RFCO).  
Pratica  la libera professione presso il suo studio di Milano occupandosi prevalentemente di Medicina Naturale applicata all' Odontoiatra, di gnatologia e di relazione tra occlusione e postura, e delle problematiche psicosomatiche legate al cavo orale.
Pratica la professione di councellor e ipnoterapeuta presso il suo studio di Monza.
Ha tenuto corsi di comunicazione  e relazione medico-paziente secondo il modello Pnl, corsi sull’uso della voce, corsi di Ipnosi Ericksoniana per l’IIPNL  di Milano.

FORMAZIONE ARTISTICA                                           
Proviene da studi classici: chitarra, corali sacre e musica da camera.
Frequenta per 3 anni la scuola civica di Jazz di Milano  studia poi  canto e vocalità Jazz con Danila Satragno, con il metodo vocal care(www.vocalcare.it)
Nel 2005 esce il suo album di esordio come cantante jazz “Soul Mates” nel quale scrive le liriche su brani di jazzisti italiani. Ospiti del progetto Dado Moroni, Giovanni Falzone, Gianni Cazzola.
Dal 2006 si dedica alla ricerca vocale esplorando il mondo del canto armonico.
Nel 2009 esce il cd “A Fior di Pelle” promosso dal festival della poesia di Genova, dove canta le liriche della poetessa Francesca Valente, con musiche di Francesco Aroni Vigone e Giuliano Palmieri(www.poesiefuoribordo.it)
Nel settembre 2009 è pubblicato il suo libro “Suoni dell’Anima, l’essenza nascosta della voce” edito da Minerva, Bologna.
Nel 2011 registra il cd “Shakti, la grande madre” per il quale ha scritto le liriche, musicate in seguito dal compositore Antonio Giacometti (www.a-giacometti.it/) Un concept-album che ha come tema il femminino sacro e il culto della Grande Madre.
Nel 2013 è autrice del progetto “Canzoni a Contatto” dove canta le liriche del poeta Dome Bulfaro,  (www.poesiapresente.it/) tratte dal  libro “Ossa e carne”, musicate dal sassofonista Francesco Aroni Vigone. Ospiti del progetto Filippo Monico e Silvia Bolognesi.

Contatti
cell: 349/2339799
studio: Via Clementi 5 Monza