Odontoiatria olistica


A questo indirizzo troverete un articolo interessante  su deglutizione e postura linguale


A questo indirizzo troverete un articolo sullo stress e le tensioni al cavo orale.
http://www.radio24.ilsole24ore.com/blog/carbone/?p=2618

RIEDUCAZIONE FUNZIONALE DEL CAVO ORALE

 La  “Rieducazione funzionale del cavo orale” (R.F.C.O)  nasce  dall’incrocio delle  competenze della Dr.ssa Veronica Vismara in ambito  di gnatologia, di PNL e Ipnosi Ericksoniana, di vocalita’ e uso della voce cantata e parlata, e vuole aiutare le persone che presentano abitudini viziate al cavo orale  a liberarsi di questi schemi dannosi sia psicologicamente che funzionalmente. Spesso infatti, in accordo con il pensiero della Dr.ssa Bertele’, si nota nei pazienti portatori di scoliosi,soprattutto in eta’ evolutiva, la presenza di parafunzioni del cavo orale quali, morsicatura del labbro superiore o  inferiore, morsicatura di oggetti (ad es. penna), onicofagia, tic nervosi e spasmi nella zona periorale,serramento e bruxismo.
Spesso inoltre sono presenti,a maggior ragione se accompagnate da alterazioni dell’occlusione, deglutizione atipica e respirazione orale. Soprattutto in questi ultimi  soggetti, almeno finche’ la crescita e’ nella sua fase piu’ attiva, e’ sconsigliata la terapia ortodontica, per scongiurare un eventuale pericolo di peggioramento della scoliosi. In questo caso la rieducazione funzionale acquista un’importanza primaria nel contrastare  proprio quelle abitudini viziate che protratte nel tempo porterebbero ad un peggioramento della problematica occlusale gia’ presente.
Le sedute constano di due parti.Una e’ dedicata agli esercizi specifici  che interessano le varie funzioni del cavo orale. Da quelli piu’ tipici per la deglutizione ,la respirazione orale la rieducazione del rinofaringe, a quelli piu’ “allargati” che riguardano il coordinamento della respirazione diaframmatica in generale, e soprattutto la fonazione. La voce si sviluppa parallelamente alla verticalizzazione  del bambino, ed una buona emissione vocale accompagnata da un atto fonatorio corretto aiuta a rilassare i muscoli periorali, oltre che aggiungere una componente ludica dell’uso dello strumento primordiale che ognuno di noi ha a disposizione.
L’altra parte della seduta si articola invece in interventi  di counseling che si avvalgono di tecniche  della PNL e dell’Ipnosi Ericksoniana finalizzati alla elaborazione di strategie e comportamenti che permettano l’eliminazione delle abitudini viziate in questione.
Ovviamente ambedue le fasi dell’ intervento sono ad personam e non standardizzabili.
Solitamente sono sufficienti due o tre incontri  singoli, accompagnate da follow up periodici.


DEGLUTIZIONE ATIPICA

La deglutizione è un meccanismo neuromuscolare che  fisiologicamente va incontro ad una  maturazione  passando  dalla deglutizione cosiddetta   neonatale, a quella infantile  fino a quella adulta.
Nel feto, già al terzo mese di vita intrauterina esiste il meccanismo di suzione e deglutizione che permette di inghiottire il liquido amniotico. Un reperto frequente all’ecografia e’ infatti quello del feto che si succhia il dito!
La deglutizione neonatale: presenta una interposizione della lingua tra le arcate dentali ,mantenendo le labbra aperte, e un importante coinvolgimento della muscolatura mimica . In questi primi mesi di vita ,l’allattamento al seno favorisce questo tipo di deglutizione e crea le premesse muscolari e neurologiche per il passaggio ad una deglutizione infantile. L’allattamento artificiale , al contrario, comporta una postura linguale bassa e un coinvolgimento piu’ passivo della muscolatura periorale, gettando, secondo alcuni autori,  le premesse per una mal occlusione. Non dimentichiamo inoltre che l’allattamento al seno sviluppa le arcate  e la relativa muscolatura in modo simmetrico, data la alternanza della poppata da un seno all’altro, mentre l’allattamento artificiale comporta  una postura di suzione sempre da una sola parte, dato che il bambino solitamente e’ tenuto con il braccio sinistro, mentre viene nutrito dal biberon col destro. Anche questo,secondo alcuni autori , non favorisce lo sviluppo simmetrico delle arcate.
La deglutizione infantile   e’ transitoria tra quella neonatale e quella adulta, ed avviene con una interposizione linguale saltuaria e comunque una  non completa competenza labiale. In questa fase viene ancora coinvolta la muscolatura mimicaQuesto tipo di deglutizione puo’ essere considerata fisiologica fino ai 5-7 anni, eta’ dove deve avvenire la maturazione dell’atto  ,arrivando alla deglutizione di tipo adulto  Va detto che l’eta’ fino alla quale la deglutizione di transizione e’ considerata fisiologica varia molto da autore ad autore, arrivando a considerare normale una deglutizione infantile fino ai 9-10 anni. Comunque   con la  fine della permuta e la completa eruzione dei denti  permanenti, la deglutizione deve passare alla fase adulta, altrimenti e’ da considerare patologica.
La deglutizione di tipo adulto  e’ tipicamente divisa in 3 fasi, orale, faringea ed esofagea,  preceduta da una moderata elevazione preparatoria dell’osso ioide. L’atto deglutitorio avviene circa  1 volta al minuto durante il giorno e ogni due minuti durante la notte, per un totale di circa 1600/1800 atti al giorno.
 Nella fase orale la mandibola si solleva per la contrazione dei muscoli masticatori (m. massetere, m. temporale, m. pterigoideo interno) e i denti vanno a contatto tra di loro.
Le labbra vengono  chiuse senza alcuno sforzo e  la muscolatura mimica non e’ coinvolta e non si notano contrazioni , diversamente a cio’ che accade nella deglutizione infantile.
La punta della lingua e’  appoggiata sulla papilla retroincisiva, la parte centrale aderisce al palato duro e la parte posteriore è a contatto con il palato molle.
La lingua allora comincia a contrarsi e quindi spinge il bolo alimentare verso la faringe,dove inizia la seconda fase.
 La fase orale e’ consapevole e volontaria,  anche se automatica, e risulta la piu’ interessante  dal punto di vista odontoiatrico, perche’   questo rende possibile una rieducazione  funzionale   dell’atto stesso  nel caso  di deglutizione atipica.
La seconda fase infatti, detta faringea, e’ consapevole ma involontaria, mentre la terza, o esofagea, e’ totalmente inconsapevole e involontaria, e ovviamente su questi meccanismi e’ impossibile intervenire   con esercizi  di rieducazione neuro/muscolare!
 Per deglutizione atipica si intende un disordine della fase orale di deglutizione con mantenimento delle abilità motorie infantili, dove la  lingua assume una posizione scorretta, che puo’ essere   bassa, adagiata sul pavimento del cavo orale o interposta tra i denti. La spinta linguale puo’ altresi’ presentarsi in zona monolaterale o bilaterale,dando origine ogni volta a diverse tipologie di malocclusione.
Altri segni tipici sono dati dalla frequente ipotonia dei muscoli masticatori (massetere, pterigoideo interno ,temporale) , mentre la muscolatura periorale  e’ ipertonica a causa dell’utilizzo improprio soprattutto dell muscolo mentale e orbicolare, che suppliscono cosi’ al mancato sigillo linguale e permettono in questo modo la propulsione del bolo verso la faringe.
Cause della deglutizione atipica

Cause Anatomiche 

Le cause anatomiche possono essere congenite (frenulo linguale corto, anchiloglossia,macro/macroglossia, palatoschisi,labiopalatoschisi),che comprendono quindi anche delle patologie mal formative semplici, oppure patologiche complesse (sindrome di down,paralisi infantili da traumi del parto,distrofie muscolari congenite.

Queste rivestono pero’ una importanza molto poco rilevante rispetto alle
Cause Funzionali

Tonsille e adenoidi ipertrofiche. L’ingrossamento delle tonsille e delle adenoidi determina un abbassamento della mandibola e uno spostamento in avanti della lingua  nel tentativo  di migliorare le condizioni respiratorie.
Abitudini viziate come la suzione del pollice o altre dita, del succhiotto, del labbro ,della lingua stessa, della penna, di una coperta, del cuscino o altro.
Allattamento artificiale. Rappresenta forse la più importante causa di deglutizione atipica. Durante l’allattamento artificiale, il flusso troppo rapido e abbondante del latte costringe la lingua a spostarsi in una posizione più avanzata per impedire il soffocamento. Questo fatto è aggravato dalla cattiva abitudine di alcune madri di allargare e aumentare il numero dei buchi della tettarella del biberon.Questa abitudine del neonato a chiudere i fori della tettarella con la lingua,che quindi si sposta in avanti , puo’ essere mantenuta anche durante lo svezzamento senza che avvenga quindi quella maturazione neurologica che permetterebbe il passaggio ad una deglutizione adulta, con la lingua correttamente alloggiata.
Respirazione orale . In realta’ la respirazione orale puo’ essere una causa, una concausa o una conseguenza della deglutizione atipica. Certo e’ che spesso si instaura un circolo vizioso tra le due abitudini, dove una alimenta l’altra e viceversa.Le cause della respirazione orale sono molteplici, tanto da far parlare di una vera e propria “Sindrome da disadattamento psico-neuro -endocrino-immunitario” .(www.aipro.it).  Riniti ricorrenti, problematiche ORL in generale, con coinvolgimento  e ipertofia delle adenoidi e delle tonsille,  impediscono sia il passaggio dell’aria dalle fosse nasali, ma anche la corretta postura linguale durante la deglutizione. Anche la suzione prolungata di dito o ciuccio, provocando un morso aperto anteriore, puo’ favorire la respirazione orale e la deglutizione atipica, alimentando l’ormai famoso circolo vizioso.
Purtroppo respirare in questo modo provoca danni a livello di molti distretti,per la nostra ricerca ci siamo limitati ad osservare le abitudini muscolari viziate a livello dei muscoli periorali,della lingua ,delle labbra, spesso secche ed ipotoniche, che si trasmettevano al distretto osseo del cranio e alla postura cervicale del rachide in toto.
 In generale l’abitudine viziata della deglutizione atipica, si e’ visto comportare  disordini di tipo ortodontico, articolatorio e muscolo-scheletrico, nonché  di tipo posturale più generalizzati. Questo tipo di  problematica può essere presente in pazienti di tutte le età,  e conseguenza o causa,come abbiamo visto  di altre abitudini ( prolungata suzione del dito o del ciuccio, la respirazione orale,ecc).
I  cambiamenti  necessari perche’ si arrivi ad una maturazione neuro-motoria a quindi ad una deglutizione di tipo adulto sono dovuti sia ad una maturazione neurologica sia alle diverse esperienze che il bambino compie durante lo sviluppo. La permanenza di funzioni motorie orali infantili oltre la giusta età di sviluppo abbiamo visto che  influisce negativamente sulla corretta evoluzione muscolo-scheletrica del massiccio facciale, sulla postura generale e sulle abilità articolatorie del linguaggio. Non bisogna infatti dimenticare i difetti di pronuncia che un morso aperto puo’ provocare

Deglutizione atipica e malocclusioni
Conseguenze della deglutizione atipica come la  contrazione dei muscoli periorali, con iperattivita’ degli stessi e stress muscolari conseguenti  possono trasmettersi ai muscoli piu’ periferici del collo e della colonna. La  postura linguale bassa o interposta tra i denti impedisce uno sviluppo armonico delle arcate superiori,spesso alterando la forma del palato in modo ogivale. E’ anche vero che la lingua puo’ assumere una errata postura anche secondariamente a malocclusioni dentali primitive,favorendo il circolo vizioso di cui si e’ gia’ parlato.
 In generale, le alterazioni occlusali che possono essere determinate dalla deglutizione atipica sono: open bite anteriore o frontale (morso aperto), open bite laterali, Overjet aumentato(lingua forti e labbra deboli e spinta linguale in avanti), Deep bite, Presenza di diastemi (battuta frontale della lingua), Terza classe ( soprattutto in associazione a frenulo linguale corto). Nella popolazione normale, la deglutizione atipica interessa solitamente non piu’ del 10-15 % del campione.
La rieducazione mio funzionale ad una corretta deglutizione,va intrapresa in contemporanea ad una terapia ortodontica , per evitare recidive e  sfruttare un assetto dentale e osseo che vada nella direzione della deglutizione corretta.

Deglutizione atipica e fonazione
 E’ evidente come un morso aperto possa influenzare la pronuncia di certe consonanti, soprattutto le dentali (T, D ), ma anche la S, che fa parte delle  alveolari . Anche qualche suono cosiddetto e palatale puo’ risultare difettoso (SC) . La rieducazione funzionale va intrapresa anche in questo caso ,parallelamente alla terapia ortodontica /miofunzionale

Deglutizione e postura
Come abbiamo visto, la postura linguale puo’ alterare i rapporti intermascellari. E’ ormai inoltre riconosciuta la stretta dipendenza tra i suddetti rapporti intermascellari , in pratica l’occlusione, e la postura. Possiamo cominciare a considerare la postura del rachide cervicale. L’ago della bilancia  dell’equilibrio muscolare tra mandibola,capo e collo , e’ la Dimensione Verticale,intesa come la posizione di riposo fisiologico mandibolare,cioe’ quando esiste uno spazio libero interocclusale posteriore,le labbra sono chiuse senza sforzo,la lingua e’ spontaneamente posizionata in leggero contatto sul palato e la respirazione avviene regolarmente dal naso. Se la DV viene modificata,cambia la posizione della mandibola, ma anche i suoi rapporti con la colonna cervicale e la lingua, che sono quindi unita’ funzionali non scindibili.
Nell funzione dell deglutizione entrano in gioco i muscoli del collo e gli elevatori della mandibola come stabilizzatori, mentre i muscoli della lingua, i sopra e sotto ioidei sono gruppi muscolari attivi durante la funzione della deglutizione vera e propria.. Uno stato di riposo fisiologico del cavo orale corrisponde quindi aduna postura del capo, del collo e del corpo in generale, nella norma. “Quando la colonna cervicale e l’osso ioide sono stabilizzati , la contrazione dei muscoli elevatori della mandibola(temporali, masseteri,pterigoidei interni) permettono l’elevazione della mandibola (chiusura), mentre la contrazione dei muscoli sopraioidei (miloioidei, stilo ioidei e digastrici) permette l’abbassamento della mandibola(apertura). Ora, se guardiamo alla fase orale della deglutizione di tipo adulto, ci rendiamo conto che gli stessi muscoli sopraioidei, che contraendosi aprono la bocca, quando cambiano i punti fissi, contraendosi permettono la deglutizione ………Questo significa che  quando i punti fissi sono cervicale e ioide, la contrazione dei muscoli sopraioidei da’ luogo all’apertura, quando i punti fissi sono mandibola su mascellare in serramento e cervicale, la contrazione dei muscoli sopraioidei permette la deglutizione.”
 ( Ortodonzia dinamica e ripristino delle funzioni - Gabriella Guaglio – Euroedizioni pag111  ).
Queste considerazioni dimostrano che una alterazione della deglutizione,coinvolgendo i muscoli suddetti , la postura della colonna cervicale, il muscolo omoioideo e la postura delle scapole, puo’ provocare problematiche posturali a distanza lungo tutto il rachide, a maggior ragione se il soggetto e’ gia’ portatore di qualche problematica posturale

                                                                                          
Bibliografia:
 Terapia Miofunzionale  - Antonio Ferrante- Ed Futura 1997
Ortodonzia dinamica e ripristino delle funzioni - Gabriella Guaglio – Euroedizioni